In una scena il protagonista dice:
"nelle società tribali gli uomini non erano sterminatori, avevano un posto nel mondo e del mondo facevano parte, lo dividevano con altri.. cose che abbiamo cambiato.
... DOBBIAMO rinunciare a una cosa solamente, al nostro DOMINIO, non siamo i padroni del mondo, non siamo re, ne dei, possiamo rinunciare a questo?
Troppo prezioso tutto questo controllo?
Troppo allettante essere un Dio?"
Non c'è parola più azzeccata secondo me, l'uomo cerca di prendere più che può da qualsiasi persona,animale, cosa abbia intorno.. siamo naturalmente egoisti e dobbiamo fare un profondo lavoro interiore per non esserlo.
Trama (da wikipedia)Un naturalista rinchiuso in un ospedale psichiatrico perché accusato di omicidio e comportamento disumano, è chiuso in un silenzio che solo un intraprendente e competitivo psichiatra riuscirà a scalfire. Più si addentra nella mente dello scienziato più questi si insinua nella sua, finché nell'orrore che ha travolto l'uomo vedrà riflesse le sue ambizioni specchio d'un mondo animale, quello dell'uomo. Il film comunica allo spettatore una sorta di percorso inverso nella scala evolutiva, l'idea è quella di ricondurre l'uomo ad uno stato primitivo, uno stato primordiale puro, libero da morale, libero da valori antropologici acquisiti nella sua storia, ricerca dell'istinto puro e libero da cultura che controlla il comportamento, il pensiero, la natura stessa dell'uomo, qui rappresentato molto più vicino all'animale.
Genere: drammatico/thriller (1999)
Regia: John Turteltaub
Sceneggiatura: Gerald DiPego
Cast: Antony Hopkins, Cuba Gooding Jr, Donald Sutherland
Buona visione! :-)
2 commenti:
Hopkins è il mio attore preferito e questo film non l'avevo visto, lo cerchero' la prossima volta ^-^grazie per la segnalazione...
u come ti do ragione...me lo ricordo questo film è piaciuto tanto anche a me...
o prendi sono azzeccatissimi :)
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