lunedì 24 ottobre 2011

Ciao Marco

Ieri in mattinata stavo stendendo i panni quando mi arriva una telefonata dal fratello che mi ragguaglia sull'incidente capitato in MotoGp e che ha comportato la morte di Marco Simoncelli.
Non sono una parente, un' amica, ne una fans sfegatata, ma seguo le corse di moto (anche se la moto mi fa paura) e questa morte mi ha lasciato una profonda tristezza.
Simoncelli come Valentino Rossi sono due personaggi che mi fanno simpatia per il loro modo di essere e  forse anche perchè sono mei "vicini di casa".
Valentino è di Tavullia e per anni ci sono passata andando all'università di Urbino e Marco è di Coriano un paesino a me molto familiare visto che la casa dei nonni di Jodie si trova lì e ci andiamo frequentemente, ci siamo andati anche ieri.
Questa morte mi ha reso molto pensierosa tutto il giorno e anche questa notte (mi sono svegliata più volte).
La morte è sempre sconvolgente per me ma lo è tanto più quando "si avvicina" per età o affinità o vicinanza territoriale o fisica.
E allora ti ricordi di quanto la nostra esistenza sia precaria, sia fragile, sia come il fuoco di una candela, che può essere spenta da un momento all'altro con un piccolo alito di vento.
Questa cosa mi fa paura, ed è un pensiero ricorrente, penso alla mia esistenza e a quella dei miei cari a quanto ci è dato vivere, un pensiero che cerco di tenere lontano ma che affiora prepotentemente quando accadono episodi come quello di ieri.


Ciao Marco

3 commenti:

Debbie ha detto...

lo stesso per me. stessi pensieri e depressione. una giornata brutta, ma proprio brutta brutta.

Anonimo ha detto...

Sono con te in ogni tuo pensiero scritto. Io seguo la moto gp e mio marito è un appassionato di moto: insieme abbiamo visto tante gare, tifato, gioito e pianto per le emozioni che questo sport ci da...amplificate sicuramente dal fatto che due campiani come Rossi e Sic sono italiani e nostri "vicini" di casa.
Io ho pianto e piango anche ora per la morte di Marco: può sembrare assurdo a molti forse, ma per me è come se fosse morto un mio amico....e non mi sembra ancora una cosa possibile, reale.
Capitano delle volte dei meccanismi strani nella nostra testa, non so spiegare bene neanche io come mai, ma dai molti commenti che ho ascoltato in proposito, sono molti che hanno reagito in questo modo a questa sconvolgente notizia di morte.
Simoncelli ha la stoffa da campione e nei prossimi anni avrebbe sicuramente vinto il mondiale...aveva ancora molto da dare a tutti: parenti, familiari, amici e anche tifosi di GP...la sua morte lascia un vuoto incolmabile in mortissimi di noi e lo dico senza retorica, ma col cuore.
Non era il solito campione, ilsolito mito, aveva qualcosa di più che lo ha reso speciale e allo stesso tempo un amico semplice.
Mi mancherà.
Jessica di Mammagiochiamo?

Bibi ha detto...

a me la morte non fa paura, la considero solo un transito, un passaggio.
ma ho emozioni umane e per il Sic sono davvero addolorata. L'ho visto al Mugello quest'anno (la foto sul mio blog glie l'ho scattata da bordo pista: erano le prove, lui passava in piena piega, ci ha visto che lo salutavamo e ha alzato il braccio per ricambiare, un tesoro davvero) , sempre carino e disponibile con tutti i fans, mai infastidito nemmeno quando gli spuntavamo nel box mentre metteva a punto la moto.
il Sic mi piaceva proprio tanto e per la sua morte provo proprio dolore.
la moto......resta, resterà sempre, non si può capire se non si ha questa passione sai....
Bibi